No.
La montagna insegna molte cose.
In montagna conti solo tu, niente maschere, niente apparenza. Siamo tutti uguali sui sentieri, avvocati e operai, impegnati ad arrivare in cima contando solo sulle nostre forze.
Devi impegnarti per arrivare in cima. Mica esistono scorciatoie, devi camminare. Un passo dopo l'altro. Con forza e determinazione.
Non si spreca fiato in montagna, conta solo ciò che fai, non ciò che ti vanti di aver fatto.
In montagna si ritorna persone, esseri umani che si riconoscono e si salutano come tali, non automi che corrono in città assediati dai mille impegni quotidiani.
In montagna la mente è libera, non porta pesi inutili. Quelli che ci paiono problemi insormontabili nella quotidianità, si ridimensionano di fronte alla semplicità e alla fatica del camminare per raggiungere una meta.
Le mete in montagna non sono solo le cime, ma si trovano anche dentro di noi. Andare in montagna è trovare il tempo di ascoltarsi e osservarsi.
Andare in montagna è assaporare la lentezza, immersi in un panorama che appaga il cuore e riempie l'anima di bellezza.
Andare in montagna - in gruppo - è aiutarsi e sostenersi. Aspettarsi, se necessario. È condivisione. Di fatica, di silenzi, ma anche di risate e di canti.
Andare in montagna è ritrovare il contatto con la natura. Di cui facciamo parte, anche se spesso ce ne dimentichiamo.
È ridimensionare il proprio egocentrismo e rendersi conto che, alla fin fine, facciamo parte di un Tutto.
anche io amo la montagna! e quest estate non sono ancora riuscita a fare una passeggiata nelle nostre montagne...cosa per cui soffro moltissssssssimo!
RispondiEliminaMi hai fatto venire voglia di una bella vacanza in montagna! Ricordo da piccola la gioia delle camminate tra i fiori (e cavallette!) e l'emozione di imbatterci nelle mucche al pascolo.
RispondiEliminaCade proprio a fagiuolo questo tuo post... io quest'anno voglio far provare questa esperienza ai miei figli ed esattamente per le ragioni che hai detto tu. Penso che la vita quotidiana ci fà perdere un po' le cose importanti e penso che la montagna con le sue cose semplici possa rifarci vivere un contatto con la natura e quindi una serenità interiore. Attendo tuoi consigli visto che per me è la prima volta con i bambini (11anni, 7 anni) grazie Cristina
RispondiEliminaGià.... non c'è altro da aggiungere! Solo voglia di partire subito. Un abbraccio Alessandra
RispondiEliminaSono d'accordissimo con te,anche io adoro la montagna!
RispondiEliminaBuona giornata,Monica.
che post MERAVIGLIOSO mara!!!!
RispondiEliminaSai bene che condivido ogni singola parola, non avevo mai riflettuto su tutti questi punti ma é proprio vero.. ogni tua riflessione corrisponde a veritá. Io sono cosí grata ai miei genitori che fin da piccola mi hanno educata ad amare la montagna (come si puó non amarla una volta che la si é conosciuta?) e non vedo l'ora di poter fare lo stesso con la mia piccina.. sogno per lei passeggiate in compagnia e cieli azzurri e mucche con il campanaccio e profumo d'erba ... (e canederli!) proprio come in queste foto con i tuoi stupendi bimbi!
Grazie per avermi fatto respirare ancora una volta queste atsmofere che per me sono casa.
Bacione
fede
Bellissime parole che condivido nel modo più totale.
RispondiEliminaSaluti da una quasi montanara.
Elisa
Come sempre hai ragione... il mondo delle piccole cose, fatte di attimi, momenti di 'assoluto'. Esistere in quanto Natura. Vivere amando e donando, anche con un silenzio... con il cuore, l'anima... assaporare il silenzio.
RispondiEliminaBella dentro e bella fuori: questa é Mara! C