Trattoria Le Nuvole: i sogni diventano realtà

Avete presente quel sogno del cassetto,
quello che custodite gelosamente da anni,
quello che ogni tanto tirate fuori e rimirate per un po'
immaginando una vita diversa, 
un "e se..." ricco di nuove possibilità?




Ecco, c'è chi quel sogno nel cassetto
l'ha fatto diventare una realtà:
Elisabetta e Paolo e la loro
trattoria a quattro mani,
Le Nuvole a Ferrara.




Elisabetta è la padrona di casa 
 ed ora anche della sua nuova trattoria
Le Nuvole che io a Max abbiamo
visitato sabato a pranzo.





 L'ambiente è curato nei minimi particolari, si sente l'amore
di Elisabetta per il suo sogno nel cassetto
divenuto realtà. 
Toni caldi e neutri,
aria shabby, creatività e recupero di pezzi vintage: 
questa è la trattoria Le Nuvole.




Io sono rimasta incantata
da ogni singolo dettaglio.




Per non parlare del cibo!
Paolo, il marito di Elisabetta, nonchè chef
è bravissimo!
Abbiamo veramente mangiato BENE!
Nel menu sono presenti sia piatti di carne
che di pesce: io ho mangiato i tortelli liquidi
su crema di zucchine e pancetta (consigliatissimi), mentre Max ha scelto
pappardelle (pasta fatta in casa) con vongole e porcini.
In più abbiamo assaggiato anche un piatto
di tortelli di ricotta e menta con pomodorini in confit.
 
 


E poi, potevamo non prendere un dolcetto?
Tra l'altro l'unico che sono riuscita a fotografare,
perchè gli altri piatti li abbiamo divorati! ;)




Ve lo consiglio caldamente:
se avete in programma di andare a Ferrara
fermatevi a pranzo o a cena 
a "Le Nuvole", è sicuramente
un luogo in cui io tornerò!




TRATTORIA LE NUVOLE 
VIA FONDOBANCHETTO, 5
FERRARA
Tel. 3472591995
E mail: info@trattorialenuvole.it
Pagina Facebook: Trattoria Le Nuvole

 
E se siete a Ferrara, perchè non fare un
po' di shopping? Dove?
ve lo mostro nel prossimo post! ;)


Buona settimana!

Zalando Casa



Avete mai fatto acquisti su Zalando?
Io sì, ho comprato scarpe ed anche un vestito.
Ma non ho mai "approfondito" la visita
nella sezione casa.




E invece ci sono oggetti molto carini!
E anche low cost ;)


Tutti gli articoli sono in vendita su zalando.it

Buon venerdì!

Blogging Tips#19: Piccolo glossario di blog

Buongiorno! Riprende oggi la rubrica dedicata ai Blogging Tips e voglio farlo con un post dedicato ad un veloce glossario delle parti di un blog. Mi è capitato spesso, infatti, che mi chiedeste: 

"Ma come si chiama quella parte del blog?"
"Ma che nome è che hai usato per indicare la colonna laterale?"

Quindi ho pensato: perchè non creare un mini glossario con tutti i nomi delle parti di un blog? 
Precisazione: si tratta di un glossario valido per i componenti di blog su piattaforma Blogger.


Blogging Tips: le parti di un blog




Allora, partiamo dall'alto: 







Il primo elemento, quello a più forte impatto visivo, è l'HEADER, ovvero lo spazio in cui è inserito il nome del blog, con, eventualmente, una seconda riga di testo che potremmo chiamare headline, che specifica cosa trattiamo nel nostro blog, oppure che rappresenta un motto per noi significativo.
 


Sopra l'header è presente la NAVBAR, ovvero la barra di navigazione veloce per gli amministratori del blog (cioè noi), per poter entrare nella bacheca, scrivere un nuovo post, agire sul layout etc. Inoltre da qui è possibile fare una ricerca all'interno del blog visualizzato, condividere il blog su Google+ e visualizzare un altro blog aggiornato di recente con contenuti simili a quello che si sta leggendo. Questo elemento non è obbligatorio e può essere rimosso se non viene considerato utile o se crea disturbo al design del blog.


La sidebar è quella colonna laterale, posta a destra o a sinistra o in entrambe le posizioni, in cui sono disposti i vari widget del blog, le varie componenti.






I post occupano la parte maggiore del nostro blog. Direi che sono l'anima del blog stesso. 



I widget sono gli elementi che possiamo aggiungere al nostro blog, come l'archivio, le etichette, i post più letti, il nostro profilo, nonchè tutti quelli scaricabili via internet che possono essere utili al nostro blog. Vi rimando, per approfondimento, al post che avevo scritto sui 5 widget fondamentali da avere in un blog.




La favicon è l'immagine associata al vostro blog che compare nelle schede di navigazione in internet  e negli elenchi di blog roll (il widget con il quale segnalare i blog che amiamo leggere). Blogger, di default, assegna ad ogni blog la sua favicon standard, ma è possibile personalizzarla e caricarla nel Design del blog.








Il footer è la parte inferiore di un blog. Molto spesso è dimenticata o lasciata vuota (ahimè pure io non la sfrutto), ma è un ottimo luogo dove inserire dei widget, ad esempio riproporre le categorie del blog o i canali social di contatto, oppure inserire il proprio profilo. E' nella mia lista di cose da fare quest'autunno: implementare il mio footer!



Vi auguro una buona giornata!

Voluti tutti e due???

Domanda che mi sono sentita porre due settimane fa'.
Ovvero: hai voluto entrambi i tuoi figli o sono stati degli "scivoloni"?
A parte che mi sembra una domanda poco elegante da porre,
a parte che dimostro meno anni di quelli che ho e, a volte,
mi prendono per una venticinquenne (anche se ho 35 anni compiuti),
a parte che la mia risposta è stata: "Fortissimamente voluti entrambi",
a parte tutto, insomma, questa domanda mi ha fatto
riflettere molto.




Veramente in Italia, oggi, avere due figli vicini per età è una cosa incredibile?
Veramente in Italia, oggi, una donna può solo scegliere tra famiglia o lavoro
in modo assolutistico, bianco o nero, prendere o lasciare?
Veramente in Italia, oggi, spaventa la volontà, la voglia, il desiderio, di avere una famiglia,
nonostante tutto, nonostante la crisi?

Probabilmente sì.

Perchè una persona dovrebbe chiederti se i tuoi figli sono voluti o meno?
Forse perchè sembra impossibile che una donna voglia avere dei figli e, contemporaneamente,
desideri esprimersi anche al di fuori della famiglia, in una professione?
Oppure siamo diventati tutti così egoisti ed abituati a soddisfare
i nostri, e solo nostri, bisogni e capricci che non riusciamo a 
pensare di poterci dedicare completamente ad un altro essere umano,
mettendoci in secondo piano?
Non è che, magari, tutta questa cultura dell'avere e dell'accumulare
 ci ha un po' impoverito e costretto
a pensare solo in termini economici di dare/avere,
senza tenere conto del
"donarsi" agli altri
(come una mamma sa fare)?
Ma, soprattutto, avere figli può essere considerato
una voce in "Uscite" del nostro bilancio personale o,
piuttosto, una voce da inserire nella colonna delle
"Entrate"?

Avere figli, essere genitori, è impegnativo, è stancante,
comporta sacrifici.
Ma io sono felice della mia scelta.
Della mia scelta fortissimamente voluta.

Il magico mondo di Quieta Radura - in uscita il secondo libro!



Oggi vi porto in un mondo che profuma di sottobosco e torte sfornate, di casine accoglienti dove topolini indaffarati corrono tutto il giorno combinando guai e scambiandosi coccole, un mondo che profuma di buono e dove non manca un pizzico di magia... 

Come si chiama questo luogo meraviglioso? 
Quieta Radura! 




Quieta Radura è il mondo fatato del signor Tappalatoppa e delle signore Settemerletti, Settepizzetti e Settecolletti, nato dalla fantasia e dai pennelli di Clelia Canè.

Conosco Quieta Radura da qualche tempo e possiedo già il primo libro di questa collana, "Gelo d'autunno a Quieta Radura"





Era da tempo che aspettavo l'uscita del secondo titolo ed ora 
posso finalmente annunciare che

"La sorpresa di Natale"  
è disponibile!

 Per festeggiare l'uscita de "La sorpresa di Natale" e, per conoscere un po' meglio Clelia e il mondo di Quieta Radura, vi presento l'intervista che ho fatto a questa giovane illustratrice e scrittrice che ha fondato anche una casa editrice.




Mara: Quando e come è nata l'idea di Quieta Radura e dei topolini che la abitano?
Clelia: Credo che Quieta Radura sia sempre stata parte di me, del mio mondo interiore. E' un universo favolistico che raccoglie in sé le fondamenta della mia vita, i valori che mi appartengono e lo stile che più mi rappresenta. Ho trascorso buona parte dell'infanzia e dell'adolescenza osservando e cercando. Osservare, per scoprire e meravigliarmi di tutte le piccole cose miracolose che accadono, di tutti i dettagli che sono celati in natura, nel mondo, nell'uomo. Cercare, invece, per capire me stessa, per trovare la mia strada. Posso dire di aver smesso di cercare, in buona parte, nel 2006, anno in cui m'imbattei nel sentiero che conduce a Quieta Radura. Ed è nata così, in modo del tutto spontaneo, tra una pennellata e una parola scritta, perchè in fondo al cuore, sapevo di conoscere già quel posto. Il primo nome che emerse nella mia mente fu Tappalatoppa, il signor Tappalatoppa. Era un nome talmente buffo per un topolino, che risi tra me e me. Da quell'istante tutto ebbe inizio.



  

Mara: Qual è il tuo personaggio del cuore di Quieta Radura?
Clelia: Ovviamente proprio lui, il signor Tappalatoppa. Lo adoro perchè è tanto saggio quanto tenero e un po' imbranato.





Mara: Come si svolge una tua giornata-tipo?
Clelia: Non ho una giornata tipo, ogni giorno è diverso dall'altro per via delle attività che mi tengono impegnata. In genere suddivido la giornata tra pittura, scrittura, posta e, naturalmente, il lavoro per la casa editrice che ho fondato, la Winter Home Editions.




Mara: Come hai deciso di fondare la tua Casa Editrice diventando imprenditrice di te stessa?
Clelia: E' stata una decisione presa in un momento di abbattimento. Ero stanca dei rifiuti ricevuti dalle case editrici e non volevo più saperne delle fantomatiche agenzie letterarie che mirano solo ad intascare somme di denaro esorbitanti, illudendo i giovani autori con promesse fasulle. Ero stanca degli imbrogli, degli sgambetti. C'erano troppi ostacoli, decisamente troppi. Del resto, per poter vivere di questo lavoro, la via sembrava essere una sola: pubblicare con un gigante dell'editoria e vendere milioni di copie in Italia e all'estero. Allettante come idea ma decisamente surreale e assolutamente poco credibile. Sapevo che, se avessi voluto mantenere in vita Quieta Radura, avrei dovuto trovare una soluzione ottimale al problema.
Così mi chiesi: “Perché non fondare una casa editrice?”. All'inizio anche quest'idea mi pareva assurda e impensabile, ma poi, dopo qualche ricerca, capii che non lo era affatto. Era fattibile e, soprattutto, era la risposta che cercavo.
Ho sempre amato tutto ciò che ruota attorno al “vivere la casa”, come l'interior design, il food e il lifestyle. Queste passioni mi accompagnano sin da quando ero bambina, ricordo che mi divertivo moltissimo a spostare oggetti, libri e bambole nella mia camera.
Ero certa di una cosa: non avrei aperto una casa editrice come le altre, volevo qualcosa di speciale, qualcosa che potesse riscaldare il cuore e far tornare alla mente i ricordi e i valori di un tempo. La Winter Home Editions possiede un'impronta molto british ed è nata proprio dalla volontà di assegnare un ruolo di rilievo ad uno stile di vita, di arredamento e di design antico, forse dimenticato, che sta tornando alla ribalta non per una banale moda del momento, ma perchè la società in cui viviamo lo richiede. I nostri tempi sono tempi anoressici, poveri di sentimenti, la gente si incontra al supermercato per scambiarsi un veloce saluto. E' molto triste.
Chi mi conosce sa che sono un'anglofila per vocazione, ma adoro oltre ogni misura l'ora del tè proprio perchè rappresenta un momento di convivialità e di piccola aggregazione, di relax, di accoglienza e ospitalità. E' un piacevole modo di socializzare se vogliamo. Credo fermamente che si avverta il bisogno estremo di rivalutare la bellezza, intesa non solo come fattore estetico e soggettivo, ma come sintesi dell'esistenza racchiusa nell'essenzialità, nei gesti amorevoli.
Del resto, nulla avrebbe senso se lasciassimo passare questa vita perdendo le gioie autentiche, quelle semplici, che ci rendono uomini e donne migliori, capaci di credere nei sogni con occhi sempre nuovi e labbra sempre pronte al sorriso. 




    Volete sapere come acquistare il libro "La sorpresa di Natale"?

A partire da domenica 15 settembre 2013, fino al giorno 15 ottobre 2013, sono disponibili 100 copie autografate "de La sorpresa di Natale", in prevendita esclusiva. Per ordinarlo, potete mandare una e-mail all'indirizzo:

orders@winterhomeditions.com

Per altre informazioni, potete visitare la 



 

Io ho già prenotato la mia copia!



Waiting for autumn

Autunno
foto dal mio profilo Instagram

Ieri ho tolto le spighe di grano dal vaso in salotto,
ho riposto i mazzetti di lavanda essicata ed ho cominciato
a pensare alle decorazioni autunnali.

Ormai nell'aria si respira la nuova stagione,
ed io attendo tutte i doni
che porta con sè.
E voi, cosa amate dell'autunno?

Ikea paper shop

Ikea paper shop





La notizia circola già da un po': Ikea ha lanciato la sua 
linea di prodotti legati alla carta! Per il momento la sezione cartoleria è presente solo in alcuni Paesi 
(tra cui, ahinoi, non figura l'Italia), ma è possibile vedere i prodotti 
dal sito svedese (www.ikea.se), da cui io ho tratto queste immagini.




Così, in attesa che anche in Italia la sezione cartoleria
di Ikea faccia presto la sua comparsa, possiamo divertirci a guardare
i vari prodotti e decidere già cosa metteremo nel carrello della spesa!


Basta andare qui


Buona giornata!

{The Books Cafè}: Cosa ho letto quest'estate

Quest'estate ho letto molto. Sì, sono riuscita a dedicare
molto tempo alla lettura e, complice la biblioteca trentina dove andavo
a lavorare di mattina (benedette siano le wifi gratuite trentine), mi sono sbizzarrita!

Cosa ho letto?

Il Seggio Vacante di J.K. Rowling
Quattro Etti d'Amore, Grazie di Chiara Gamberale
L'Eleganza del Riccio di Muriel Burbery
Una Pedina sulla Scacchiera di Irène Nemirovsky (sì, ancora lei)
 L'Animo Leggero di Kareen de Martin Pinter
 

 
letture estive


Il Seggio Vacante di J.K. Rowling

Dimenticate bacchette e babbani, la mamma di Harry Potter ha confezionato un bel pugno letterario alla bocca dello stomaco. La provincia inglese e le dinamiche dei rapporti umani di un piccolo paese di campagna sotto
la superficie di apparente calma nascondono molti segreti, e molto dolore.



Quattro Etti d'Amore, Grazie di Chiara Gamberale
Due donne, diversissime tra loro, fanno la spesa allo stesso supermercato
e, sbirciando i loro carrelli, invidiano e fantasticano
sulla vita l'una dell'altra. Che poi, alla fine, vogliono una cosa sola 
- come la vogliamo tutti noi - l'amore. 


L'Eleganza del Riccio di Muriel Burbery

Ebbene sì, non l'avevo ancora letto! Penso di essere stata
fra le poche! Che dire, è stra-conosciuto. Io l'ho trovato
delicato e tenero. E il finale... bhe, non me lo aspettavo proprio!  


Una Pedina sulla Scacchiera di Irène Nemirovsky

Profondamente triste e doloroso, parla del male di vivere,
quello che non ti fa sentire a tuo agio con una vita
che altri hanno tracciato per te su binari che non riconosci.
Mi ha turbato, lo ammetto.


L'Animo Leggero di Kareen de Martin Pinter
Un argomento delicato: il rapporto tra italiani e tedeschi a Bolzano negli
anni Sessanta e Settanta del secolo scorso.
Sentirsi italiani e non sentirsi italiani.
E, in mezzo a questo, una bambina sensibile e profonda che
cresce e lascia la sua infanzia.
Mi è piaciuto molto, anche perchè l'argomento tocca
corde un po' delicate per me.

Cosa c'è ora sul mio comodino?
La Masseria delle Allodole, di Antonia Arslan
Eh, sì, altro libro conosciutissimo che non avevo
ancora avuto modo di leggere. 
E voi? cosa state leggendo?

Buon week end!